Nel 2015, decimo anniversario della morte di Fabrizio Meoni, pilota motociclistico specialista nei rally vincitore di due edizioni della Parigi-Dakar, la fondazione che porta il suo nome, Fabrizio Meoni Onlus attiva nel campo della solidarietà nel continente africano, sviluppa l’idea di realizzare un monumento dedicato al pilota nella sua città natale, Castiglion Fiorentino.
Un progetto ambizioso, denso di emozione e ricerca interiore. L’opera doveva esprimere, oltre che il carattere tenace e solido di Fabrizio, anche un messaggio di perseveranza nell’inseguire i propri obbiettivi, per tutti coloro che l’avrebbero vista. Da qui prende forma nella mente dell’artista, l’idea della moto con il suo pilota a cavallo, al culmine di una duna, nel momento esatto nel quale a gran velocità, la moto solca la sommità e discende dal lato opposto lasciandosi alle spalle l’ostacolo. La duna del deserto, come rappresentazione delle asperità che si ritrovano nel percorso quotidiano, ostacoli che rendono impervia la strada che ci conduce ai nostri sogni, viene superata dall’uomo che attraverso la sua forza ed il suo ingegno, rappresentato dal mezzo meccanico, riesce a raggiungere il suo traguardo. Nei due anni di lavoro che si sono resi necessari per la realizzazione del monumento c’è stato un confronto continuo con la famiglia e gli amici più stretti.
Il monumento è stato collocato alle porte della città, così da porgere il benvenuto a tutti coloro che vengono a Castiglion Fiorentino, ad imperitura memoria del grande campione.